Dove c’era la palude

19.00

Chiedimi cosa mi piace di Dove c’era la palude. E ti risponderò l’unicità di un multiverso in movimento, ricco e forte come quello palustre, capace di racchiudere in sé un sorprendente insieme di mondi alternativi al nostro. Perché questo romanzo non solo denuncia la distruzione di un ambiente nella sua integrità, ma flette – per una volta almeno – l’ago della bilancia nel rapporto Uomo-Natura a favore del mondo naturale.

Non ci sono giustificazioni alle pesanti trasformazioni che Homo sapiens impone a ciò che lo circonda, passando spesso per la cancellazione di interi ecosistemi, com’è avvenuto durante la bonifica delle Paludi Pontine negli anni Venti e Trenta del Novecento, ma non è mai troppo tardi per cambiare, anche perché noi siamo la Natura, e distruggerla coincide col nostro stesso annientamento.

Dove c’era la palude ci ricorda tutto questo e molto altro ancora, planando sul mondo naturale con lo sguardo attento della biologa Francesca, alle prese con memorie di vite passate e un amore appena nato che è, in fondo, il vero protagonista del romanzo; un sentimento che sa “finire dove finisce l’erba e l’acqua muore” e ricominciare solo dove essi rinasceranno.

L’impatto delle sue esperienze e scoperte sarà indispensabile per una presa di coscienza non scontata, soprattutto adesso che l’orologio climatico conta il tempo che ci rimane.

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Informazioni aggiuntive

Peso 0.300 kg
Dimensioni 13.5 × 21 cm