Il confine verticale

18.00

Abbarbicato sulle sommità appenniniche della Calabria, il paese natìo di Florio Avella, compassato professore di Filologia, lo riaccoglie dopo anni di fortunato esilio volontario nella grande città. Lo ha trascinato fin lì, a pochi mesi dalla morte dell’amato padre, un progetto di recupero del dialetto locale, promosso dal sindaco per tentare di salvare l’identità del luogo ormai in via di spopolamento.

Ben presto, tuttavia, il succedersi di eventi inaspettati e intriganti trasformerà il ritorno del professore in una discesa vertiginosa verso il passato, che lo costringerà a scoprire fatti inauditi e sepolti e farà deflagrare le fondamenta della sua identità, con la stessa forza con cui un’improvvisa scossa tellurica agiterà Cervicaro, rivelando a Florio una dimensione quasi edipica, capace di intrecciarsi con il giallo di uno sconvolgente omicidio.

Servendosi di una lingua armoniosa e impreziosita dalla materialità viva del dialetto, l’autore ci accompagna nel disvelamento graduale di misteri paralleli, che fanno del piccolo villaggio meridionale un luogo universale e perturbante.

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Informazioni aggiuntive

Peso 0.400 kg
Dimensioni 13.5 × 22 cm