L’agricoltura in cattedra. Dalle origini allo sviluppo delle cattedre ambulanti in Italia

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Da quando l’umanità ha abbandonato il nomadismo per stabilirsi in insediamenti stabili, l’agricoltura è diventata la base del sostentamento e del progresso. Secolo dopo secolo, l’affinamento delle tecniche di coltivazione e l’innovazione tecnologica hanno trasformato questa antica arte in una pratica sempre più consapevole ed efficiente, fondata su un equilibrio prezioso tra uomo e natura.

L’Italia, terra di straordinaria ricchezza agricola, ha sempre eccelso nella produzione di colture uniche e pregiate. Tuttavia, la frammentazione politica che ha caratterizzato la Penisola fino all’Ottocento ha dato origine a un mosaico di tradizioni agricole profondamente diverse tra loro. Solo grazie al contributo di figure illuminate, come Tito Poggi e il senatore Raffaele Cappelli (a cui è dedicata l’omonima e celebre varietà di grano), è stato possibile costruire una cultura agricola condivisa, capace di preservare la biodiversità e valorizzare le eccellenze locali.

Un ruolo cruciale in questa evoluzione lo hanno avuto le Cattedre ambulanti di agricoltura: un’iniziativa rivoluzionaria che, tra Otto e Novecento, ha portato la conoscenza direttamente nei campi. Grazie a questo fenomeno, agricoltori, braccianti, proprietari terrieri e semplici cittadini hanno potuto, attraverso il sapere di esperti, accrescere la consapevolezza del patrimonio agricolo nazionale, avviando l’Italia verso un futuro fatto di nuove conoscenze agronomiche e tecniche moderne, per creare un settore più produttivo ed efficiente..

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Informazioni aggiuntive

Peso 0.100 kg
Dimensioni 15 × 23 cm