Miti e leggende sul travel blogging

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Tutti possono aprire un blog, basta un computer e una connessione internet per poter condividere pensieri ed esperienze con il resto del mondo, ma diventare un blogger professionista non è così semplice.

Per avere un seguito servono competenze ed esperienza; se poi il sogno è quello di guadagnare come travel blogger, occorre fare i conti con le spese di viaggi frequenti e un ambiente competitivo in cui la passione non è sufficiente.

Insomma, il passo dall’avere un hobby a trasformarlo in professione e tutt’altro che breve. Sicuramente analizzare l’attività di chi è diventato un’autorità del settore è utile per comprendere quanto impegno si nasconda dietro quelle che sembrano “vacanze retribuite”, ma in realtà sono il frutto di settimane di duro lavoro e il risultato di anni di gavetta e studio.

Il travel blogger,  inoltre, deve affrontare antipatici stereotipi che lo vedono protagonista, senza contare la concorrenza sleale di molti blogger improvvisati che non seguono un’etica professionale precisa e che in parte favoriscono il proliferare di pregiudizi.

Eppure essere pagati per viaggiare non è impossibile, l’importante è tenere a mente che si tratta di un lavoro vero e proprio e non di una vacanza offerta in cambio di qualche parola ben spesa.

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Informazioni aggiuntive

Peso 0.150 kg
Dimensioni 16 × 24 cm