Vaghe stelle dell’orsa

22.00

Una diversa storia dell’antropologia, dalla seconda metà del Novecento, vista da uno dei suoi protagonisti.

Una suggestiva galleria di personaggi e un’efficace evocazione di figure e temperie politico-culturali di cui vengono restituiti colore e tepore.

Da queste pagine emergono orientamenti scientifici e passioni che hanno animato la vita di uno dei maggiori antropologi del nostro tempo e come la ricerca scientifica per lui sia stata al tempo stesso amore e autobiografia. Come Michail Bachtin ci ha avvertito, non è possibile parlare di se stessi senza uscire dal proprio io e guardarsi dall’esterno: l’esterno può essere costituito da luoghi, quelli dove le storie degli altri si sono incrociate con la propria e dal punto di vista che l’Io pubblico ha interiorizzato sugli avvenimenti che ha vissuto. È necessario, per chi tenti percorsi autobiografici, uno specchio sociale entro cui riflettersi.

«Non ci sono né la prima, né l’ultima parola» ancora con Bachtin «e non ci sono confini al contesto dialogico (esso si perde nello sconfinato passato e nello sconfinato futuro)».

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Peso 0.600 kg
Dimensioni 16 × 24 cm