Neverending story

18.00

Un legame con il disegno e la pittura, quello di Nino Palazzo (nome d’arte di Luciano Vetturini), coltivato sin da bambino. La prima discussione accesa su un colore da usare al posto di un altro indicato dalla Madre superiora, avviene durante la scuola d’infanzia nel suo paese. L’imposizione – da lui assolutamente rifiutata – gli costa la punizione nella rimessa buia del carbone.

Con l’accrescersi della sua conoscenza, Nino si lascia ispirare da tutti i maestri del Novecento, e poi del Rinascimento, nonché da tutti gli artisti contemporanei a lui affini. Inizia a dipingere in maniera più intensa dopo aver avuto una visione durante uno dei suoi viaggi, ammirando il Cenacolo dell’ultima cena a Gerusalemme. Poi lo ispira il forte, emozionante ricordo del pittore Ligabue. Proprio al museo nazionale di arti naïf di Luzzara, nel 1996 Nino conosce la direttrice Anna Maria Baioni, che lo incoraggia a partecipare al concorso organizzato ogni anno in paese. Dopo tre anni, organizza una mostra personale nelle sale del museo, da cui nasce il catalogo: Il Cassotto e la Chitarra. Segue nel 2002 un’altra personale dedicata alla vita dei lavoratori e il relativo catalogo Pastori di ghisa – favole quasi vere.

Nino ammira i grandi pittori americani come J. Sloan, C. Burchfield, R. Marsh, T. Benton, E. Hopper e, a partire dalle prime due personali, non interromperà mai la sua attività, spaziando anche nella ceramica e nella scrittura creativa. Sue opere si trovano in collezioni in Italia e all’estero. Hanno scritto e parlato di lui giornalisti e studiosi d’arte come: G. Zavarella, E. Lunghi, L. Lepri, A. Cioci, R. Segatori, F. Spaccini; nonché artisti e maestri come R. Ranieri, F. Balducci, F. Venanti. Hanno suonato per lui: A. Volpini, D. Mencarelli, G. Brufani, P. Ciambella, P. Scatena, M. Rubegni, G. Coscia.

Da sempre, Nino vuole solo condividere le sue emozioni e trasformare le proprie visioni, i propri sogni in qualcosa di materiale che prima non c’era e poi diventa reale.

«Tutto è fatto della stessa materia dei sogni»: un dipinto, una ceramica, una storia ben scritta perché – come direbbe Nino Palazzo e come sosteneva Fernando Pessoa – «non sono nessuno, non voglio essere nessun altro che me stesso, ed ho in me, tutti i sogni del mondo».

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Informazioni aggiuntive

Peso 0.100 kg
Dimensioni 23.5 × 22 cm