Crespo Maria Cristina

Nata a Roma, Maria Cristina Crespo ha studiato antropologia culturale alla Sapienza approfondendo la materia attraverso numerosi viaggi. Laureata in Storia dell’Arte, pubblicista dal 1983, ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Europa e in America. Le sue opere si trovano in varie collezioni come Trame Mediterranee alla Fondazione Orestiadi di Gibellina (Trapani) o la Metropolitana di Napoli (stazione Augusto, Linea 6). Ha collaborato con varie riviste, tra cui «Cahiers d’art», «Plages», «Hat», «Images Art & Life», «Interpretare», «Zeta News», «Micromega» e, tra il 2010 e il 2012, ha realizzato per la RAI i documentari “Essere Naif”, “Al bar con Edward Hopper”, “Cent’anni di Futurismo”, “Ecce Bacon”, “La Terra di Giganti” (arte e vita nelle Paludi Pontine).
Partecipazione a rassegne: INTRAMOENIA EXTRART, V edizione dal titolo “Miraggi”, a cura di Achille Bonito Oliva e Giusy Caroppo, (installazione nel Castello di Grottaglie dal titolo “Grand Tour nel Giardino della Memoria”, 2010; la pubblicazione del libro d’artista Un Erbario per gli immortali. Grand Tour nel giardino della memoria, edizioni Galleria Peccolo, Livorno, dicembre 2011, presentato a Livorno da Achille Bonito Oliva; “Giardino Notturno della Marchesa Casati”, installazione nella Passeggiata monumentale del Grand Hotel di Gardone Riviera, VIII rassegna “MECCANICHE DELLA MERAVIGLIA” a cura di Albano Morandi, 2012. Installazione “Giardino delle Muse Danzanti. Le Dannunziane” al museo Casina delle Civette di Villa Torlonia a cura di Stefania Severi (Roma 2015).
Recenti pubblicazioni: AA.VV., Teatrini dell’Ibrida Immagine, Allemandi 2015; M. Cristina Crespo, Giardino delle Muse danzanti, Campanotto 2015. È tra le protagoniste del documentario “Clandestine” di M. Paola Orlandini (2019).
Hanno scritto della sua arte Carmine Benincasa, Berenice, Christa Blenk, Achille Bonito Oliva, Bonizza Giordani Aragno, Angelo Capasso, Carlo Marcello Conti, Miriam Cristaldi, Renzo Margonari, Nicola Micieli, Paolo Moreno, Maria Paola Orlandini, Stefania Severi, Mario Verdone.

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