E lo chiamavan Drago

18.00

Famosa è la ballata di Giorgio Gaber che parla di Gino Cerutti “del bar del Giambellino”.

L’Autore prende lo spunto da questa canzone per una vicenda drammatica e al tempo stesso grottesca e ironica: la storia di un omonimo Cerutti Gino che gestisce anch’egli un bar, seppur non “del Giambellino” ma della Barona. Sempre di Milano si tratta e sempre della sua periferia popolata di balordi, ubriaconi e perditempo.

Ma Gino non è tra questi: viene dalla campagna, è un buono, un semplice e, come tale, soggetto a uno sfruttamento spietato, in primo luogo da parte della famiglia e poi dei clienti e degli approfittatori.

Stretto dalla crisi e da insostenibili problemi finanziari finisce in mano a uno spietato usuraio. Gino si ribella e ne scaturisce un racconto ricco di colpi di scena e di situazioni paradossali, tanto da far dire all’Autore che «la bontà quasi mai ripaga e il destino ti insegue fino a farti male».

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Informazioni aggiuntive

Peso 0.290 kg
Dimensioni 13.5 × 21 cm