Fuori dal solco

Per risolvere un problema a volte Ë necessario cambiare punto di vista, osservare tutto da una diversa angolazione: questo significa uscire dal solco, abbandonare quel tracciato che la vita sembra aver segnato per ciascuno di noi. Il metodo (o, meglio, il non-metodo) Ë valido per qualsiasi rompicapo, per un enigma da decifrare, ma specialmente per darci risposte quando non riusciamo proprio a trovarne.

Ecco perché Fuori dal solco non è solo il frutto della ricerca verso l’esterno affrontata dall’autore con curiosa razionalità, ma è soprattutto il risultato di un’analisi introspettiva che ha come fine ultimo quello della crescita spirituale.

La scienza da sola non è più sufficiente quando la ricerca si orienta verso l’interno; occorre aprire la mente e avvicinarsi a mondi inesplorati, come quello dello sciamanesimo, richiamato nel saggio per superare i limiti della mera logica e sperimentare stati della coscienza che la razionalità non è in grado di gestire.

Uscire dal solco quindi assume un nuovo significato, non si tratta pi˘ soltanto di trovare un nuovo modo per osservare un fenomeno, ma di andare oltre la mente con il coraggio di perdersi in un mondo fatto di contraddizioni. L’autore ci presenta una dimensione surreale, in cui tutto appare assurdo e allo stesso tempo plausibile, e lo fa con il rigore dell’informatico e la consapevolezza di essere altro.

Un viaggio lungo i confini di un lucido delirio che condurrà a sancire al tempo stesso l’inutilità e l’imprescindibilità di qualsivoglia tipo di regola, addentrandosi nei misteri della fisica quantistica, della logica, della comunicazione, della mente, del vuoto, senza peraltro tralasciare le implicazioni pratiche di tutto questo nella vita quotidiana.